L’Arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, invita a riflettere sul dramma della fame e della mancanza di nutrimento, con un richiamo alla solidarietà nelle settimane che precedono l’inizio dell'evento

1-104685

«L’appuntamento di Expo ci porti a comprendere il dramma della fame e della mancanza di nutrimento». L’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, ha ricordato nella sua Omelia in occasione dell’avvio della Quaresima, domenica 22 febbraio, qual è il messaggio che la Chiesa porterà all’Expo di Milano.
Il cardinale Scola ha sottolineato che «la conversione quaresimale, che domanda di correggere i nostri difetti e di confessare i nostri peccati, è anzitutto una decisione di fede incondizionata nella passione, morte e risurrezione di nostro Signore. La sobrietà degli stili di vita (preghiera, penitenza, digiuno, astinenza e carità) che la Quaresima ci propone non è per una mortificazione fine a se stessa, ma per affermare un bene più grande: penitenza non è dolore; essa è amore. Il Signore vuole sanare, guidare, offrire consolazione».

«Il Vangelo di oggi ci ha ricordato che Non di solo pane vive l’uomo: abbiamo in vista il grande evento di Expo sul nutrimento del pianeta. Questo appuntamento ci porti a comprendere il dramma della fame e della mancanza di nutrimento: tutti dobbiamo contribuire personalmente e comunitariamente per condividere e alleviare il bisogno dei più poveri», ha spiegato l’Arcivescovo.

 

 

Il cardinale Scola ha infine aggiunto: «Alle soglie della vita pubblica, cioè all’inizio della sua missione, il Figlio di Dio ci dice che salverà il mondo non escludendo Dio dalla vita, come se il pane, cioè i beni mondani, bastassero da soli a saziare la fame del cuore dell’uomo; non la salverà per la via del potere, del successo e del consenso universale. Signore Gesù non si è lasciato trasportare sui pinnacoli dell’orgoglio e dell’idolatria (che si trasforma presto in egolatria). La cima su cui vorrà salire per attirare gli uomini a sé, nella libertà dell’amore, sarà il Calvario dove si lascerà innalzare sul palo ignominioso della Croce».