Sabato 31 ottobre, il cardinale Angelo Scola ha incontrato lo staff del padiglione della Santa Sede in Expo alla chiusura della manifestazione
«Voi siete la dimostrazione del modo in cui siamo chiamati a vivere la testimonianza in una società plurale normalmente conflittuale che, proprio per questa ragione, domanda che ognuno comunichi il proprio punto di vista con energia». Così ha parlato S.E. il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, nella visita di chiusura al padiglione della Santa Sede, sabato.
Il cardinale ha voluto parlare anche parlare del futuro del dibattito sollevato in questi mesi: «Qualche debolezza di Expo l’abbiamo denunciata e cordialmente la vogliamo dire: resta ancora molto da fare per sfatare il mito che il problema della fame sia irrisolvibile, se tutti si impegnano. C’è un nesso tra la domanda di cibo materiale e spirituale che va approfondito e questa è l’eredità di Expo che non ci lascia impreparati».
Eppure, ha ricordato il cardinale, c’è ancora molto lavoro da fare: «Inizieremo a farlo subito, con il Giubileo e la visita del Papa», il 7 maggio.
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