La Caritas Ambrosiana, aderendo alla campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”, promuove una serie di incontri, convegni e iniziative nelle parrocchie

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L’appello lanciato da Papa Francesco in occasione di Expo 2015 a tutta l’umanità rappresenta un impegno alla mobilitazione per rimuovere le cause della fame e le fonti di una disuguaglianza sempre più profonda, per porre un freno alle derive di un sistema finanziario fuori controllo, per rispondere alla domanda di giustizia e alla necessità di perseguire il bene comune.

Si tratta di questioni che ci interpellano direttamente in questi tempi di crisi, che sembrano aver ridisegnato anche i confini della povertà e della vulnerabilità: non sono soltanto i ‘paesi poveri’ a richiedere la nostra attenzione; i segni della deprivazione e della sofferenza sono ben presenti nel nostro mondo, assieme ai paradossali sintomi dello spreco e della dissipazione.

Il tema del diritto al cibo è dunque l’elemento centrale da cui è necessario partire: rimuovere lo “scandalo della fame” che ancora affligge un’ampia porzione della popolazione del pianeta. Promuovere una prospettiva che restituisca dignità a tutta l’umanità, in equilibrio con i limiti biofisici del pianeta e nel rispetto del diritto alla vita delle generazioni che seguiranno, è l’impegno cui siamo chiamati. La complessità delle cause ci sollecita ad affrontare la tematica principale del diritto al cibo in una visione più ampia, attraverso i diversi elementi che la legano ai temi della buona finanza e della costruzione di un mondo di pace.

In questa prospettiva si inserisce la Campagna “Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro”, la versione italiana della campagna globale promossa da Caritas Internazionale, i cui risultati saranno presentati a Milano durante Expo 2015.

La Caritas Ambrosiana, aderendo alla campagna, promuove nella Diocesi di Milano incontri, convegni, iniziative nelle parrocchie.

Anche i Centri culturali cattolici sono impegnati in prima linea sulle tematiche dell’Expo. I Centri culturali costituiscono in Diocesi una rete capillare capace di affrontare in profondità tematiche complesse: i legami sociali, le trasformazioni del mondo del lavoro e la crisi economica, il fenomeno dell’immigrazione e le povertà. Queste tematiche incrociano, nella vita quotidiana della nostra città, quelle dell’Expo 2015.

I Centri culturali propongono sul territorio diocesano iniziative in preparazione ai mesi dell’Esposizione Universale, attraverso conferenze, dibattiti, mostre, proiezioni cinematografiche, e in accompagnamento alla visita al sito di Expo, attraverso soprattutto la modalità di associazione e partecipazione a particolari eventi in programma.