Mons. Luca Bressan spiega la presenza della Chiesa di Milano a Expo 2015: "La vita quotidiana è una grande palestra, un luogo di esercizio in cui apprendere come Dio ci educa attraverso il cibo e l’atto del nutrirci"

di Luca Bressan
vicario episcopale

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Il tema scelto per Expo 2015 tocca molte corde della riflessione cristiana. L’uomo ha bisogno di molti cibi per vivere il proprio destino. «Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» dice Gesù (Mt 4,4) proprio per contrastare la tentazione di ridurre l’uomo ai soli bisogni fisici e materiali.

 

L’azione del nutrire, intesa in modo integrale, è lo spazio che Dio ha istituito per educare gli uomini e per incontrarli. Solo in questo modo possiamo scoprire di essere veramente uomini: quando rispondiamo alla fame, quella vera; quando attraverso il cibo ci leghiamo tra di noi, ci mettiamo in relazione; e dentro questa relazione scopriamo la presenza di Dio.

 

La vita quotidiana degli uomini è così, in questa prospettiva, una grande palestra, un luogo di esercizio in cui apprendere come Dio ci educa attraverso il cibo e l’atto del nutrirci. Questo atto ha una grammatica, che ruota attorno a quattro dimensioni, che dicono l’identità umana: le dimensioni ecologica, economica, educativa, religiosa.
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