Inaugurata la struttura dedicata a persone in difficoltà, realizzata da artisti e designer coordinati da Caritas, Bottura, Rampello, Arcidiocesi.
«Un’opera che mostra la capacità, tutta nel solco della tradizione ambrosiana, di coniugare povertà e bellezza. Una bellezza sobria, che può nascere solo dall’unione dell’intelligenza e dall’amore di tanti professionisti che vi hanno lavorato, col risultato di arrivare a un’opera geniale».
È il Refettorio ambrosiano nelle parole del cardinale Angelo Scola, che giovedì ha inaugurato la struttura di piazza Greco insieme a Giuliano Pisapia, Giuseppe Sala, Davide Rampello, Luciano Gualzetti e lo chef Massimo Bottura.
Il vecchio teatro, dopo un anno di lavori, è oggi una splendida struttura, abbellita dalle opere di artisti, designer, artigiani. Nei prossimi mesi, si alterneranno in cucina celebri chef, che hanno raccolto la sfida di cucinare con gli avanzi alimentari di Expo. Seduti a tavola, persone in situazione di difficoltà.
Il Refettorio sarà un ambiente dove non nutrire solo il corpo, ma anche l’anima, così da essere un passaggio importante nel percorso di risalita verso una vita piena. La sala sarà però anche un luogo aperto alla città, per incontri e iniziative culturali.
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